Storia della Crittografia
Il cifrario di Augusto
Cifrario di Cesare - Il cifrario di Vigenere

Lo scrittore Robert Graves, grande studioso di storia romana e autore di una finta autobiografia dell'imperatore Claudio (nei due romanzi Io Claudio e Il divo Claudio), sostiene che Augusto usava accanto al semplice codice di Cesare citato da Svetonio, un cifrario riservato più sicuro per le comunicazioni più delicate; sarebbe stato lo stesso Claudio a comprenderne il funzionamento dopo aver studiato le carte di Augusto.

Non è chiaro se Graves abbia basato questo brano del suo romanzo su qualche fonte attendibile o se, più probabilmente, si tratti di una sua invenzione che è proprio il caso di dire letteraria. Riportiamo comunque anche questo cifrario che in qualche misura equivale a un Vigenere inverso; il metodo usa come chiave i primi cento versi del I libro dell'Iliade; il testo chiaro e il brano dell'Iliade vengono scritti in parallelo; ogni lettera del chiaro viene confrontata con la corrispondente dell'Iliade, si calcola la differenza tra i due caratteri e la sequenza dei numeri così calcolati costituisce il messaggio cifrato. Come esempio usiamo le parole di Graves nel suo "Io Claudio" (*):

Supponiamo che la iniziale della prima parola che si voleva ridurre in cifre fosse la ε: la prima lettera della prima parola del primo verso del primo libro dell'Iliade è una μ. Orbene, fra la ε e la μ, nell'alfabeto greco, le lettere sono sette; quindi il 7 diventava la iniziale della prima parola che si voleva ridurre in cifre.

Dal testo di Graves non è chiaro come si distinguessero le differenze positive da quelle negative (gli antichi romani non avevano i numeri negativi), né che numero si usasse nel caso le cifre fossero uguali (il risultato sarebbe zero, altro numero ignoto ai romani). Nell'esempio seguente si ipotizza una sottrazione modulare; le lettere dell'alfabeto greco erano 24, quelle del moderno alfabeto internazionale 26; qui useremo un'aritmetica modulo 26, usando il 26 al posto dello 0; per esempio 7 - 5 = 2; 5 - 7 = 24; 5 - 5 = 26;

Ecco un esempio usando come testo chiaro "inviarerinforzidomani" crittografato usando come chiave i primi versi dell'Inferno di Dante Alighieri:

chiaro:      I  N  V  I  A  R  E  R  I  N  F  O  R  Z  I  D  O  M  A  T  T  I  N  A
chiave:      N  E  L  M  E  Z  Z  O  D  E  L  C  A  M  M  I  N  O  S  T  R  A  V  I
differenza:  5 17 16  4  4  8 21 23 21 17  6 12  9 13  4  5 25  2 18 26 24 18  8  8

Infatti I è la 9ª lettera, N la 14ª, e 14 − 9 = 5; N è 14ª, E 5ª quindi (26 + )5 − 14 = 17; ecc.ecc. Il messaggio cifrato sarà quindi:

5 17 16 4 4 8 21 23 21 17 6 12 9 13 4 5 25 2 18 26 24 18 8 8

Per decifrare il testo basterà compiere il processo inverso (sommare invece di sottrarre):

cifrato:   5 17 16  4  4  8 21 23 21 17  6 12  9 13  4  5 25  2 18  6  9
chiave:    N  E  L  M  E  Z  Z  O  D  E  L  C  A  M  M  I  N  O  S  T  R
chiaro:    I  N  V  I  A  R  E  R  I  N  F  O  R  Z  I  D  O  M  A  N  I
Robert Graves, Io Claudio, Tea - Milano 2002, pag. 203 X