Storia della crittografiaCifrariCifrari polialfabeticiLe cifre di G. B. Porta
Tavola Della Porta
Tavola rettangolare di G. B. [Della] Porta - Tavola digrafica di G. B. [Della] Porta

Tavola Della Porta
Literae clavisLiterae scripti
AB ABCDEFGHILM
NOPQRSTVXYZ
CD ABCDEFGHILM
ZNOPQRSTVXY
EF ABCDEFGHILM
YZNOPQRSTVX
GH ABCDEFGHILM
XYZNOPQRSTV
IL ABCDEFGHILM
VXYZNOPQRST
MN ABCDEFGHILM
TVXYZNOPQRS
OP ABCDEFGHILM
STVXYZNOPQR
QR ABCDEFGHILM
RSTVXYZNOPQ
ST ABCDEFGHILM
QRSTVXYZNOP
VX ABCDEFGHILM
PQRSTVXYZNO
YZ ABCDEFGHILM
OPQRSTVXYZN

Il Porta nel cap. XVI del suo libro "De Furtivis Literarum Notis ..." introduce questo cifrario che è poi quello suo più noto e che porta in genere il nome di Tavola Della Porta. Si tratta di uno dei primi esempi di cifra polialfabetica, anche se in realtà in buona parte ricalca la tavola Bellaso, di un decennio precedente; si veda più sotto per le accuse di plagio del Bellaso.

Il cifrario si basa su una tavola come quella qui accanto ripresa tale e quale dal libro, e di una chiave o verme, parola segreta da convenire tra i due corrispondenti che andrà scritta ripetutamente sotto il testo chiaro.

Procedura di cifra

L'addetto alla cifra dovrà scrivere il testo chiaro e sotto il verme ripetuto a sufficienza; per ogni lettera del chiaro e del verme, cercare nella tavola la riga con la lettera del verme, e quindi la lettera del chiaro nella riga; come cifra userà la lettera accoppiata, sotto o sopra.

Per esempio se la lettera del chiaro è C e quella corrispondente del verme è H, prenderemo la seconda riga, CD, e cercheremo la H che ha sotto di sé la T; quindi la cifra di C sarà T.

Il Porta presenta un esempio in latino che qui riporto in forma abbreviata; il messaggio chiaro sia: "Bella fortissime gesta svnt, et bellis partim compositis ..." e la chiave sia "Castvm foderatvm Lvcretia"

chiaro BELLAFORTISSIMEGESTASVNTETBELLISPARTIMCOMPOSITIS chiave CASTVMFODERATLVCRETIACASTVMFODERATLVCRETIACASTVM cifrato NROOPNDMHTBFNTTFXHDVFIADVEVPQXTACQIEVQNLTCCFNDZM

Procedura di decifra

Un aspetto interessante di questa cifra è di essere simmetrica, essendo stato l'alfabeto diviso in due liste di lettere che sono vicendevolmente cifra/decifra dell'altra. In termini matematici la funzione di cifra è identica a quella di decifra.

Sicurezza della cifra

Questa cifra presenta due possibili punti deboli: 1) usare una tavola troppo regolare come quella portata ad esempio; 2) usare vermi troppo corti.

Molti commentatori definiscono molto debole questa cifra basandosi sull'esempio troppo ordinato qui riportato come se fosse l'unica tavola possibile; equivoco evidentemente dovuto al non aver letto il testo latino prima della tabella; con una tabella ben disordinata come raccomandato (ma non esemplificato) dal Porta e con un verme molto lungo questa cifra diventa molto più sicura.

Le accuse di plagio

La cifra è molto simile alla prima cifra del Bellaso pubblicata nel suo primo opuscolo del 1553 (La cifra del Sig. Giovan Battista Bellaso) e poi nel 1555, ma non nell'opera più nota del 1564, dove il Bellaso denuncia senza fare nomi questa appropriazione indebita della sua invenzione (Et acciocché di nuovo da questi tali, che procurano vestirsi de vestimenti di altri, non sia fraudato delle fatiche, ...). Il Porta in effetti non cita mai le fonti delle cifre che descrive, ed in questo caso è evidente che l'ispirazione sia venuta appunto dal fascicolo del Bellaso, di qualche anno anteriore alla prima edizione dell'opera del Porta. Il Porta aggiunge solo la importante raccomandazione di usare liste disordinate al posto dell'esempio che è quasi identico a quello del Bellaso, ma poi non porta alcun esempio di questo tipo, a differenza del Bellaso che nella tavola pubblicata nel 1555 usa appunto liste disordinate e chiavi molto lunghe.

La tavola del Porta messa in forma quadrata
\ABCDEFGHILMNOPQRSTVXYZ
ANOPQRSTVXYZABCDEFGHILM
BNOPQRSTVXYZABCDEFGHILM
CZNOPQRSTVXYBCDEFGHILMA
DZNOPQRSTVXYBCDEFGHILMA
EYZNOPQRSTVXCDEFGHILMAB
FYZNOPQRSTVXCDEFGHILMAB
GXYZNOPQRSTVDEFGHILMABC
HXYZNOPQRSTVDEFGHILMABC
IVXYZNOPQRSTEFGHILMABCD
LVXYZNOPQRSTEFGHILMABCD
MTVXYZNOPQRSFGHILMABCDE
NTVXYZNOPQRSFGHILMABCDE
OSTVXYZNOPQRGHILMABCDEF
PSTVXYZNOPQRGHILMABCDEF
QRSTVXYZNOPQHILMABCDEFG
RRSTVXYZNOPQHILMABCDEFG
SQRSTVXYZNOPILMABCDEFGH
TQRSTVXYZNOPILMABCDEFGH
VPQRSTVXYZNOLMABCDEFGHI
XPQRSTVXYZNOLMABCDEFGHI
YOPQRSTVXYZNMABCDEFGHIL
ZOPQRSTVXYZNMABCDEFGHIL

Come per la tavola Bellaso anche la tavola Della Porta può essere messa in forma quadrata analoga a quella del Vigenère.

Valgono qui le stesse considerazioni fatte per la tavola Bellaso.


Riferimenti bibliografici