Dalla metà del XIX secolo l'uso della crittografia assume un ruolo determinante nella trasmissione di messaggi di carattere logistico e strategico. Con l'invenzione della radio i messaggi sono trasmessi anche via etere e quindi esposti molto più di prima all'intercettazione da parte del nemico; il ricorso alla crittografia diventa inevitabile, come la necessità di cifrari sempre più sofisticati. Una necessità che è ignorata in Italia dove si dovrà attendere l'entrata in Guerra nel 1915 per rendersi conto del ritardo accumulato in campo crittografico, e porvi rimedio.
Tra i metodi usati nella Grande Guerra si possono ricordare: