Storia della Crittografia - Codici e telecomunicazioni
L'alfabeto o codice Morse
Il Codice Baudot - Il Codice ASCII - Cifra Pollux - Cifra campale germanica

LetteraMorseLetteraMorseLetteraMorse
0_ _ _ _ _C_ . _.O_ _ _
1. _ _ _ _D_ . .P. _ _ .
2. . _ _ _E.Q_ _ . _
3. . . _ _F. . _ .R. _ .
4. . . . _G_ _ .S. . .
5. . . . .H. . . . T_
6_ . . . .I. .U. . _
7_ _ ...J. _ _ _ V. . . _
8_ _ _ . .K_ . _W. _ _
9_ _ _ _ .L. _ . .X_ . . _
A. _M_ _Y_ . _ _
B_ . . .N_ .Z_ _ . .

L'alfabeto Morse detto anche codice Morse, formulato nella seconda metà del 1800 ad opera di Samuel Finley Breese Morse, é basato sulla trascrizione dei 36 simboli alfanumerici tramite combinazioni di punti e linee, fu usato in principio nelle trasmissioni telegrafiche e poi in quelle via etere. Marconi l'inventore della radio, si avvalse del codice Morse nella prima trasmissione transoceanica trasmettendo la lettera 'A' dalla stazione americana alla nave Elettra in Europa.

Riportiamo qui accanto l'alfabeto con le relative lettere dell'alfabeto inglese e i dieci simboli numerici.

Il codice è ottimizzato in funzione della frequenza statistica dei singoli caratteri: così la E e la T che sono le due lettere più comuni nella lingua inglese sono cifrate con un solo simbolo, mentre le lettere meno frequenti sono cifrate con 4 simboli, e le cifre considerate molto rare in un testo sono cifrate con 5 simboli. In questo modo si ottiene un considerevole risparmio sulla lunghezza del messaggio trasmesso.

Il codice Morse non è segreto ma ha comunque importanza in crittografia, perché anche i messaggi segreti sono stati per molto tempo trasmessi via telegrafo e di questo si doveva tenere conto nei cifrari (si vedano p.es. la cifra Pollux e la cifra campale germanica)