Storia della CrittografiaCifrari poligrafici
Cifra Campale Germanica 5x5 (ADFMX)
Variante ADFGVX (6x6) - Cifrari Collon - Playfair cypher

Il 5 marzo 1918, nell'ambito dell'offensiva di primavera pianificata dal maresciallo Erich von Ludendorff, l'esercito tedesco cambiò sistema di cifra adottando il GeDeFu-18 (Geheimschrift der Funker 1918 = Cifrario del radiotelegrafista 1918)(*) noto anche come cifra campale germanica.

In un primo tempo fu usata la variante 5x5 qui descritta, che usa una scacchiera simile a quella di Polibio, in seguito si adottò la variante estesa 6x6 detta ADFGVX.

Questa versione 5x5 ricorda il Playfair Cipher, e il cifrario bifido di Delastelle; ogni lettera del chiaro viene cifrata con un gruppo di due lettere, le quali vengono poi sottoposte a una trasposizione per la trasmissione. Si tratta quindi di un cifrario poligrafico.

ADFMX
AALFBE
DTOCDG
FHIJKM
MNPQRS
XUVXYZ

La cifra campale germanica usa, come indicatori di riga e di colonne cinque lettere i cui segnali dell'alfabeto telegrafico Morse sono inconfondibili tra loro (in questo caso: a, d, f, m, x) in modo da evitare errori di ricezione radio. Di qui il nome di cifrario ADFMX.

La scacchiera di 25 lettere, veniva riempita nelle prime caselle con la parola chiave, abolendo le eventuali lettere ripetute, ed era completata con le rimanenti lettere nel loro ordine alfabetico. Così, con la chiave alfabeto, eliminata la A che si ripete, si otterrà la tabella a lato. Ogni lettera dell'alfabeto sarà cifrata con la coppia (riga, colonna) che la individua nella scacchiera.

Il messaggio da cifrare sia per esempio: COMUNICARE POSIZIONE FLOTTA.

La prima lettera del messaggio è C che si trova alla riga D colonna F, verra quindi cifrata con DF; la seguente O verrà cifrata con DD, poi M con FX e così via.

Il cifrato così ottenuto DFDDFX ... viene poi sottoposto a una trasposizione a chiave: sono innanzitutto inseriti ordinatamente nella seconda matrice, formata da una chiave mnemonica nella prima linea e da una chiave numerica nella seconda, le cui cifre corrispondono all'ordine alfabetico della lettera sovrastante.

VENEZIA
6253741
DFDDFXX
AMAFDDF
AAMMAXM
DDDMXFD
XXFDDDM
AAXAFAD
DDDADAA
A

Così con la chiave mnemonica Venezia si otterrà la tabella di trasposizione:

Leggendo ora per colonne a partire dalla colonna 1, il crittogramma da trasmettere sarà quindi:

XFMDMDA FMADXAD DFMMDAA XDXFDAA DAMDFXD DAADXADA FDAXDFD

Per decifrare bisogna prima di tutto scrivere il testo cifrato per colonne nella tabella di trasposizione secondo l'ordine della chiave e limitando prima il rettangolo in base al numero delle lettere del testo cifrato; quindi leggere per righe le successive coppie nella tabella di trasposizione, e quindi decifrare sulla scacchiera, con procedimento inverso a quello di cifratura.


Vedi David Kahn, The Codebreakers, pag. 344-346, e Blitz & Anker, Band 2: Informationstechnik, Geschichte & Hintergründe, pag. 315 X