La Crittanalisi
La crittanalisi di un cifrario monoalfabetico
Frequenze delle lingue

La crittanalisi statistica permette di forzare un cifrario a sostituzione monoalfabetica ed è un metodo molto più efficiente della ricerca esaustiva. Supponiamo per esempio che il crittanalista sappia fin dal principio che il cifrario usato è un cifrario a sostituzione monoalfabetica e che è in lingua italiana. Il crittanalista però ignora quale sia il particolare messaggio e quale la chiave per cifrarlo; allora usando un po' di statistica il messaggio è pronto per essere cifrato. Supponiamo di avere il seguente crittogramma con 216 lettere


BILMQVQLUYRQTTGBGEGTZJCQEQEJMQCTCNNGXIGNQMUGLGOCQ

HCIMQLGQZJGHRIECUILEQXXCGHTCQEQTQHJKCQMECOQQCFQB

BCLCMQLQHCQZJGHRIRGTHQOIMIGQLQCHZJCQEQEQHQKLQQTJH

XYQGTTJHCOQLMINQHCMQNVLQMUQHRCCHOIUGEGQTQMQULQEQ

OCQRQTNCIUILMIGOQNQHEQECQHC

Contando le lettere vediamo come le lettera A,D,J,K,P,S non compaiano mai e come invece le lettere G,C,Q siano in ordine crescente le più frequenti.
Ne deriva che molto probabilmente queste tre lettere corrispondono alle tre vocali A,E,I secondo le percentuali nella lingua italiana.
In italiano la lettera Q è rara ed è quasi sempre seguita dalla U; andando ad esaminare la tabella delle frequenze si trova che la lettera Z compare solo quattro volte e nel crittogramma è sempre seguita dalla J. Non ci sono allora dubbi: la Z corrisponde alla Q e la J alla U. A questo punto, supponendo che la lettera più frequente, la Q, corrisponda alla E si ha:
    E E    E        QU E E U E          E       E
BILMQVQLUYRQTTGBGEGTZJCQEQEJMQCTCNNGXIGNQMUGLGOCQ

    E   QU          E       E E E    E    EE  E
HCIMQLGQZJGHRIECUILEQXXCGHTCQEQTQHJKCQMECOQQCFQB

     E E  EQU        E     E E  QU E E E E  EE U
BCLCMQLQHCQZJGHRIRGTHQOIMIGQLQCHZJCQEQEQHQKLQQTJH

  E   U   E    E   E   E  E           E E E  E E
XYQGTTJHCOQLMINQHCMQNVLQMUQHRCCHOIUGEGQTQMQULQEQ

  E E           E E  E
OCQRQTNCIUILMIGOQNQHEQECQHC

La lettera C, che è tra le più frequenti, compare due volte tra QU ed E; ne segue che deve trattarsi della lettera I, ed è allora probabile che l'altra lettera frequente la G possa essere la A. Il crittogramma ha ora l'aspetto:
    E E    E  A A   QUIE E U EI I  A  A E  A A IE
BILMQVQLUYRQTTGBGEGTZJCQEQEJMQCTCNNGXIGNQMUGLGOCQ

 I  E A QUA    I    E   A   E E E U IE    EE  E
HCIMQLGQZJGHRIECUILEQXXCGHTCQEQTQHJKCQMECOQQCFQB

 I I E E IEQUA    A  E    AE E  QUIE E E E  EE U
BCLCMQLQHCQZJGHRIRGTHQOIMIGQLQCHZJCQEQEQHQKLQQTJH

  EA  U I E    E I E   E  E  II    A AE E E  E E
XYQGTTJHCOQLMINQHCMQNVLQMUQHRCCHOIUGEGQTQMQULQEQ

  E E  I      A E E  E IE I
OCQRQTNCIUILMIGOQNQHEQECQHC

Ora si riconosce facilmente la parola QUIETE nella prima e nella terza riga; arrivati a questo punto non vi sono più difficoltà particolari nella crittanalisi, e si perviene alla fine al messaggio chiaro, che è una nota poesia del Foscolo.
FORSE PERCHE DELLA FATAL QUIETE
TU SEI L'IMMAGO A ME SI CARA VIENI
O SERA! E QUANDO TI CORTEGGIAN LIETE
LE NUBI ESTIVE E I ZEFFIRI SERENI,

E QUANDO DAL NEVOSO AERE INQUIETE
TENEBRE E LUNGHE ALL'UNIVERSO MENI
SEMPRE SCENDI INVOCATA, E LE SECRETE
VIE DEL MIO COR SOAVEMENTE TIENI.

Pagina a cura di Elisa Paties-Simon e Elisa Quaglio
del
Ginnasio-Liceo "M.Foscarini" di Venezia
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